arte e cucina Tag

La stella Michelin è un segno distintivo delle migliori realtà ristorative adottato dal 1926 dalla famosa casa produttrice di pneumatici, per recensire i ristoranti ed inserirli come consigli utili durante il viaggio. È un riconoscimento di prestigio attribuito dagli ispettori de La Rossa (anche così chiamata in gergo giornalistico) ai ristoranti giudicati migliori: viene valutata la cucina, lo chef, la location e tutta una serie di altri fattori importanti e necessari, secondo parametri ben precisi. L’ispettore incaricato si siede al tavolo del ristorante e consulta il menù, sceglie tra l’offerta gastronomica un piatto che consenta di valutare la qualità della materia prima, le cotture, il giusto equilibrio tra gli ingredienti, la creatività dello chef, la rivisitazione delle ricette, il giusto rapporto qualità/prezzo. La visita continua poi con l’ordinazione di altre tre portate diverse tra loro per valutare le competenze dello chef e dell’intera brigata di cucina. Non solo. Importantissimi sono anche il servizio, l’atmosfera, gli arredi e la location. Nel 2021 la stella di Acquerello è stata riconfermata grazie all’impeccabile lavoro degli Chef Silvio Salmoiraghi e Choi Cheolhyeok, ma anche grazie alla professionalità dell’intera brigata che lavora al ristorante.    La stella Michelin è un segno distintivo delle migliori realtà ristorative adottato dal 1926 dalla famosa casa produttrice di pneumatici, per recensire i ristoranti ed inserirli come consigli utili durante il viaggio. È un riconoscimento di prestigio attribuito dagli ispettori de La Rossa (anche così chiamata in gergo giornalistico) ai ristoranti giudicati migliori: viene valutata la cucina, lo chef, la location e tutta una serie di altri fattori importanti e necessari, secondo parametri ben precisi.

“Non importa cosa dipingi, ma come lo dipingi” L’idea che sta alla base di tutte le nostre creazioni è chiara: non vogliamo semplicemente preparare e presentare delle pietanze che siano tecnicamente perfette, ma vogliamo fare un passo in più. Il nostro obiettivo è quello di scoprire.  Il termine scoprire è molto diverso da quello di trovare. Possono sembrare simili ma in realtà c’è una sottile differenza: trovare significa rinvenire a qualcosa che si cerca, che si desidera. Scoprire significa invece inventarsi da capo, dalla base, dal concetto primario ciò che si cerca. Tutti i giorni i nostri chef, Silvio Salmoiraghi e Choi Cheolhyeok, si impegnano in questa ricerca costante che trasforma la loro cucina in vera e propria arte. Italia, Francia, Korea e Giappone: le quattro influenze principali che si mescolano ai sapori più tipici della cucina lombarda. Un mix di gusti orientali e occidentali che rendono ogni opera unica. La ricetta segreta per raggiungere i loro obiettivi è semplice: solo materie prime di qualità e una preparazione che avviene sempre e totalmente à la Minute, senza cotture sottovuoto o precotture. La cura, l’amore e l’attenzione che viene dedicata ad ogni singolo ingrediente è la stessa che viene dedicata da un’artista ad ogni pennellata del suo quadro.  Solo in questo modo il cliente si sentirà letteralmente travolto sia dall’accoglienza che dall’esperienza gastronomica che vivrà.